Giulio Tremonti offre in questo libro una penetrante lettura di tre profezie che emergono dal profondo della storia fatte da grandi uomini sulla società quale sarebbe stata. La prima profezia è di Carlo Marx, dove lo stregone del capitalismo globale è ora alla deriva avendo evocato forze che non riesce più a controllare; la seconda è di Goethe con l’anima scambiata da Faust per un mondo artificiale alternativo, come quello della “rete” di oggi; la terza profezia e di Giacomo Leopardi con la crisi della civiltà cosmopolita come già era stato per Roma. Un formidabile sguardo rivelatore tanto lucido quanto inquietante sulla realtà di oggi, senza tuttavia volgere al pessimismo. E l’introduzione tiene aperto lo spiraglio: "Niente ci pare ancora perduto, non è detto che tutto debba flettere nel vuoto o nel peggio".

Pier Francesco Gasparetto