È Marco Revelli il vincitore del XVII Premio Biella Letteratura e Industria, che andrà al suo Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell’Italia che cambia (Einaudi), opera che racconta il nostro Paese partendo da Torino per poi muoversi lungo tutto il territorio attraverso le storie. «In ogni tappa del mio viaggio – ha spiegato l’autore – non mi sono nascosto tra le macerie che ho trovato, ma ho cercato le scintille di vita. Da Torino a Gioia Tauro, fino a Taranto».


Il riconoscimento, del valore di 5.000 euro, sarà consegnato all’autore durante la cerimonia che si terrà il 17 novembre alla Città Studi Biella. In quell’occasione, saranno assegnati anche il Premio Confindustria e il Premio Giuria dei lettori. La cerimonia sarà seguita da uno spettacolo, Read and Blues, realizzato da Teatrando e Accademia Perosi.


La giuria ha anche assegnato due menzioni speciali. La prima è per i Giovani ricercatori, ed è andata a Bruno Settis per Fordismi. Storia politica della produzione di massa (Il Mulino). Per Industria e territorio, invece, la menzione è stata assegnata a Ennio Oioli, con Storia di arte tessile italiana.


Già annunciati, invece, gli altri riconoscimenti, il Premio Opera Straniera, andato a Alain Touraine con il suo Noi, soggetti umani. Diritti e nuovi movimenti nell’epoca postsociale (Il Saggiatore), e il Premio Speciale della Giuria, assegnato a Ferruccio De Bortoli per Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo (La nave di Teseo).


La 17a edizione del Premio Biella Letteratura e Industria, presieduto da Paolo Piana, è stata quest’anno dedicata alle opere di saggistica, selezionate dalla giuria presieduta da Pier Francesco Gasparetto e composta da Claudio Bermond, Loredana Lipperini, Giuseppe Lupo, Marco Neiretti, Sergio Pent, Alessandro Perissinotto, Alberto Sinigaglia e Alessandro Zaccuri