C’è un momento cruciale, in questa storia. E c’è un “prima”, e c’è un “dopo”. Il momento cruciale è verso la fine della Seconda guerra mondiale, quando Olga, vedova di Antonio Panini, decide, insieme ai suoi otto figli, di acquistare l’edicola di corso Duomo, nel centro di Modena. Il “prima” è la storia di Antonio Panini, scampato miracolosamente alla Grande Guerra, combattuta in trincea; del suo amore infinito per Olga, detta “la Caserèina”, perché figlia del casaro; e di come nel durissimo momento tra le due guerre i due abbiano costruito una famiglia tanto numerosa quanto movimentata. Fino alla sua morte prematura, a quarantaquattro anni, nel 1941.
Il “dopo” è una grande saga familiare, la storia di una delle più affascinanti avventure imprenditoriali italiane, fatta di spirito d’iniziativa, fiuto per gli affari, passione, lavoro, inventiva. Una storia che poteva avvenire solo nell’Italia che rinasce dopo la guerra, e nell’Emilia Romagna del boom economico, della Ferrari e della Maserati e delle prime lotte operaie, delle donne “di zigomo forte” e del calcio che diventa fenomeno popolare, e che poteva avere come protagonista solo una famiglia come quella dei Panini.
Dal più vecchio, Giuseppe, al “piccolo” Franco Cosimo, passando per tutti gli altri fratelli e sorelle, in quegli anni crescono, imparano, si innamorano, fanno figli, si ammalano, guariscono, e soprattutto lavorano, e l’edicola di corso Duomo si ingrandisce, le nuove idee si susseguono, fino a quando non arriva “l’idea” che cambierà tutto, le figurine che hanno fatto sognare milioni di italiani. Luigi Garlando con quest’opera tocca senza dubbio un vertice della sua fortunata produzione letteraria, e accompagna i lettori attraverso un mondo che tiene insieme la concretezza della ricostruzione storica e il fascino della dimensione romanzesca.
Motivazione della giuria:
Raccontare una famiglia e un Paese, senza cadere nella eccessiva stilizzazione dell’epica della storia di impresa. Allargando invece il punto di vista. Anzi, sommando tanti punti di vista. E, alla fine, descrivendo – in una misura corale, con un passo divertente e narrativo – gli uomini e le donne, i successi e le sconfitte di una vicenda che riguarda tutti noi. Con “L’album dei sogni” Luigi Garlando ha ricostruito – in una misura appunto romanzesca – la vicenda della famiglia Panini, che in Italia ha inventato il business e la cultura popolare della raccolta delle figurine, in particolare quelle dei personaggi dello sport. Garlando lo ha fatto descrivendo gli intrecci fra le diverse generazioni. E lo ha fatto rappresentando la molteplicità della natura storica nazionale. In questo, Modena e l’Emilia rappresentano un pezzo della nostra identità che è insieme città e campagna, individualismo e comunità, lavoro e divertimento, tradizione e novità, piacere del sacrificio e piacere del tempo libero. Insomma, una certa idea e un certo racconto dell’Italia.
Paolo Bricco