Il buon lavoro. Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane

Opera

Avere un buon lavoro, oggi, non significa soltanto avere un buon reddito o una posizione sociale riconosciuta, ma anche essere dediti a un’attività conciliabile con le esigenze e le aspirazioni personali. La prospettiva di “stare bene” sul luogo di lavoro diventa una necessità urgente in un mondo che cambia sempre più rapidamente, e che calo demografico, crisi climatica e disuguaglianze sociali mettono a dura prova. Osservando da vicino la realtà delle imprese italiane, Stefano Cuzzilla e Manuela Perrone presentano con questo saggio uno strumento indispensabile per orientarsi negli anni a venire, anni in cui desideri, ambizioni e sostenibilità sociale non saranno più vissuti come fastidi, ma come possibilità di crescita e benessere.

Giudizio della Giuria

Pena, sforzo, fatica? Oppure creazione, crescita, sviluppo? Che cos’è, oggi, il lavoro e cosa fa di esso “un buon lavoro”? Le diffuse forme contemporanee del cosiddetto rifiuto del lavoro conducono ad analizzare trasformazioni di lungo corso che la pandemia ha contribuito a mettere in luce: in ambito demografico, nel mercato, nella produttività, nei salari, nelle politiche e negli strumenti di welfare, nella strutturazione delle disuguaglianze e, non ultime, nelle aspirazioni dei lavoratori e delle lavoratrici. Con il supporto di dati statistici e report di ricerca nazionali e internazionali e sulla scorta dei racconti raccolti in dodici interviste a manager che selezionano, gestiscono e formano il personale, Cuzzilla e Perrone si interrogano sui modi per garantire qualità al lavoro, rimettere le persone al centro e costruire lo stare bene al lavoro, per “ridare senso al lavoro”.
Paola Borgna