Scenario di quotidiana relazione fra le persone, luogo prediletto di autodeterminazione e sopraffazione nel quale si riflettono le tensioni e le gerarchie sociali, l'ufficio costituisce fin dalla nascita del mondo industriale un fattore decisivo del processo sociale ed economico: le sue articolazioni coinvolgono, su scala planetaria, l'esistenza di milioni di esseri umani che operano nel segno del progresso e delle sue contraddizioni. Indagare significati e complessità di una variabile fenomenologia di interni, arredi e oggetti è pertanto compito che attinge alle risorse della sociologia e del pensiero architettonico, della letteratura e del cinema, della storia economica e del design. L'evoluzione di una vicenda, che lega ambienti e strumenti del lavoro immateriale ai concreti destini di singoli e collettività, è ricostruita dall'autrice a partire dai suoi lontani antecedenti con agilità di disegno, qualità di informazione e di sintesi.
Una pedana in legno a riparare dal freddo i piedi nudi, uno scranno su cui “accoccolarsi”, le due ginocchia a reggere il libro: l’ufficio del profeta Esdra nell’immaginario premedievale. L’ufficio nell’immaginario duemila? Un piano d’appoggio, una seduta, una connessione Internet, et voilà. Da quello scomodo ieri l’altro a questo disagevole oggi appena, Imma Forino ripercorre in sostanziose 350 pagine il mutevole percorso del particolare tipo di arredamento richiesto per il lavoro sedentario dell’impiego pubblico e privato. Legno scuro e duro per tavoli e sedie dei travet, mogano per scrivanie e marocchino per poltrone riservati agli uffici dei piani alti, per non parlare della “sensazione indimenticabile” che negli anni Trenta suscitava lo studio presidenziale del Gualino e per proseguire fino al caleidoscopio di soluzioni degli odierni uffici cibernetici e creativi. Ed eccoci giunti alla segregazione conventuale del home office, all’angoscia dei nuovi cellular offices contro l’angoscia del superato open space, e via con temporary office, just-in-time office, smart office, senza escludere funky office, in sorprendente mutare di stili e di agi di sedute, di piani di appoggio, di soluzioni hi-tech/hi-touch, per finire al tutto in tasca delle evolventi generazioni di iPhone, iPad e chi vivrà vedrà.
Possiede una sua musa anche l’arte dell’ufficio? Imma Forino è convinta di si. E sa convincerne il lettore attraverso queste pagine agili e corpose che di tale arte con passione e rigore narrano l’ininterrotta storia impensabilmente densa di soluzioni tecniche, saperi filosofici, pagine letterarie, genialità creative.
Pier Francesco Gasparetto
Imma Forino insegna Architettura degli interni al Politecnico di Milano. È autrice di L'interno nell'interno (Firenze 2001), Eames. Design totale (Torino 2002), George Nelson. Thinking (Torino 2004). Ha curato con altri i volumi: Places & Themes of Interiors (Milano 2008) e Interior Wor(l)ds (Torino 2010).