«Il discorso di questa giovane fotografa e giornalista lariana percorre la vicenda nazionale secondo diciotto sintetici capitoletti, che, di volta in volta, colgono e intrecciano singole realtà produttive nelle dimensioni territoriali più signi cative del lungo stivale d’Italia. Nella puntigliosa introduzione, Grazia Lissi spiega che il libro le è nato da un’idea fotografica, che l’ha portata ad approfondire la struttura elaborativa della materia in analisi, nella dimensione spaziale del mondo senza con ni in cui viviamo. Ragionando con un imprenditore dagli occhi criticamente aperti sul mondo, ma nella consapevolezza dell’identità nazionale (“Non significa chiudersi ai rapporti con l’estero”), Grazia Lissi sa percorrere l’Italia delle specificità produttive e territoriali; sicché partendo dalla Pordenone dei “Pianoforti Fazioli”, magari prendendo appunti con le “Penne aurora”, la stilografica torinese di Cesare Verona, e cogliendo qualche nota dalle fisarmoniche Pighini a Castelfidardo (Ancona), lasciate a Napoli le “Cravatte Marinella”, si arriva finalmente in Trinacria, alla degustazione dei “Vini Donnafugata”; in primis – c’è da dire – quel Marsala che (certo) diede una spinta all’Eroe e ai suoi Mille verso le ultime imprese».
Marco Neiretti
Grazia Lissi, nata a Como nel 1957, è fotografa e giornalista. Inizia a lavorare come reporter a Parigi, specializzandosi in reportage e ritratti di personaggi, attori, scrittori, artisti. Collabora con Treccani, Il Sole 24 Ore online e L’Eco di Bergamo. Con Vasco Rossi ha pubblicato il libro Diario di Bordo. È autrice della mostra fotogra ca L’Ora della Luce esposta alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Con Bruno Maggioni ha pubblicato il saggio Solo il necessario.